Chiamata anche Sanseveria, questa pianta grassa ha conosciuto un grande successo durante i primi decenni del Novecento e oggi vive una seconda giovinezza con i moderni stili di arredamento minimalista: la linearità delle sue foglie infatti vi si adatta perfettamente. È priva di fusto e la foglia, succulenta e dal color verde intenso, spunta direttamente da un rizoma. La pianta è facile da curare, perché è poco esigente per quel che riguarda le annaffiature: ha bisogno di poca acqua in estate, mentre in inverno va in riposo vegetativo e quindi va bagnata con maggiore parsimonia. È molto resistente agli attacchi di parassiti e muffe, che però chiede una temperatura superiore ai 10°C, quindi la coltivazione in piena terra è possibile solo nelle regioni meridionali e in una zona poca battuta dal vento.
Amante della luce, può essere inserita anche in camera da letto perché, contrariamente ad altre specie, di notte rilascia ossigeno. Anzi viene definita "pianta che purifica l'ambiente" in quanto è in grado di filtrare la formaldeide, presente nei detergenti per le pulizie domestiche e di assorbire le onde elettromagnetiche emesse dagli apparecchi elettrici.
SANSEVIERIA MASONIANA (PINNA DI SQUALO)
- Nome: Sansevieria masoniana
- Soprannome: Pinna di squalo
- Tipo di pianta: Sempre verde
- Famiglia: Agavaceae
- Origine: Africa, Asia tropicali
- Difficoltà: Bassa
- Luce: molta luce, pieno sole
- Purificazione dell’aria: Si migliora significativamente la qualità dell'aria degli ambienti.
- Temperatura: felice ovunque tra 15-23 ° C e fino a 10 ° C per brevi periodi.
- Annaffiatura: lasciare asciugare il terreno prima di annaffiare.
- Terreno: morbido e drenante, in vaso terriccio universale, sul fondo del vaso argilla espansa per favorire il drenaggio
- Tossicità per animali o umani: Si
- Concimazione: 1 volta al mese somministrare del concime liquido per cactacee
- Riproduzione: talea, divisione cespi
- Suggerimenti:
- Curiosità: Alcuni sostengono che il nome Sanseveria sia un omaggio al settecentesco Principe di Sansevero. Altri ritengono invece che il suo scopritore l'avesse chiamata Sanseverina in onore del conte Sanseverino di Chiaromonte e che, inviatala per la classificazione a un naturalista svedese, questi ne sbagliò il nome chiamandola Sansevieria.In questa varietà “Trifasciata”, famosa anche come “Lingua di suocera”, le foglie presentano una delicata striatura gialla sui lati, che gli ha da sempre conferito la fama di una delle piante verdi più scenografiche in utilizzo negli appartamenti, oltre alla capacità di purificare l'ambiente: è infatti una grande produttrice di ossigeno ed è in grado di contrastare agenti inquinanti come Formaldeide, Benzene, Trichloroetilene e Xylene.
Le foto sono puramente a scopo illustrativo, dimensioni e aspetto della pianta possono variare a seconda della stagione e del periodo in cui viene acquistata. La forma ed il portamento della pianta possono variare rispetto alle foto dell’inserzione in quanto tutte le piante non sono cloni l’una delle altre ma ognuno ha una sua caratteristica che la rende unica.
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